Formazione al centro delle strategie e dei programmi d’investimento delle imprese di acconciatura. A evidenziarlo il “position paper” sui temi più rilevanti per il futuro della categoria redatto dalla Camera italiana dell’acconciatura, di cui CNA Benessere e Sanità è fondatrice.

La formazione è considerata il principale strumento per rendere il settore maggiormente appetibile per i giovani e colmare almeno in parte la difficoltà delle imprese a trovare lavoratori qualificati.

I punti salienti della proposta sono la diffusione di una cultura d’impresa orientata ad attrarre e trattenere i giovani talenti; l’adozione di interventi volti a offrire ai giovani percorsi più attrattivi e qualificanti che riconoscano nelle imprese i primi soggetti formativi e prevedano un numero maggiore di ore in azienda, l’individuazione di un sistema di reclutamento dei docenti più selettivo; una maggiore diffusione dello strumento dell’apprendistato.

Altro tema caro alle imprese di acconciatura è quello della lotta all’abusivismo che, particolarmente nei comparti della cura della persona, oltre a mettere a repentaglio la salute dei clienti, getta discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legalità.

Camera italiana dell’acconciatura da tempo, attraverso campagne di comunicazione e sensibilizzazione, è impegnata nella diffusione, tra le imprese e i cittadini, della cultura e del rispetto della legalità e del lavoro svolto secondo le regole.

Tra le proposte viene, inoltre, sottolineata la necessità di un potenziamento dello strumento dell’affitto di poltrona, che può rappresentare un incentivo e un sostegno per i giovani che intendono inserirsi nel mercato del lavoro attraverso una propria attività. Per questo Camera italiana dell’acconciatura ritiene necessario aprire con gli interlocutori istituzionali sul territorio tavoli di lavoro affinché vengano rimossi dai Regolamenti comunali/regionali i vincoli che ne limitano l’applicazione rispetto al perimetro tracciato dall’Avviso Comune sottoscritto dalle associazioni di categoria con le sigle sindacali.

Altri strumenti fondamentali per sostenere lo sviluppo del settore sono quelli del welfare. Il settore dell’acconciatura può rappresentare un importante volano per l’imprenditorialità giovanile e femminile, ma si scontra con la carenza di politiche e strumenti di welfare e di conciliazione vita – lavoro. Tutela della salute, protezione dei diritti alla genitorialità e, più in generale, tutte le misure relative allo stato di welfare dovrebbero essere universalmente riconosciute. Al riguardo Camera italiana dell’acconciatura sollecita un intervento urgente anche a valere sulle risorse del Pnrr.

Anche il tema della sostenibilità è ineludibile: riposizionare l’azione nei confronti delle imprese in termini di sostenibilità – economica, ambientale, energetica e sociale – significa occuparsi del benessere delle persone e cercare di lavorare con l’obiettivo di preparare il terreno per uno sviluppo duraturo nel tempo, capace di dare risposte non solo al presente ma anche e soprattutto ai giovani ed alle generazioni future.

Camera italiana dell’acconciatura, infine, intende intensificare le iniziative che possono creare attenzione e interesse nei confronti della “professione acconciatura”, creando occasioni di visibilità che consentano agli acconciatori di comunicare la cultura della bellezza e il valore dell’artigianalità e della creatività di cui i professionisti della bellezza sono depositari.

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