Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è tenuto il primo incontro con le parti sociali dedicato alla definizione dell’Osservatorio nazionale sull’Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro, istituito dalla legge 23 settembre 2025, n. 132, primo quadro organico di attuazione dell’AI Act europeo.
L’Osservatorio nasce con l’obiettivo di definire una strategia nazionale per l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo, monitorarne gli impatti sul mercato del lavoro, individuare i settori e le professioni più esposti e promuovere una formazione capace di garantire un’adozione etica, trasparente e inclusiva delle nuove tecnologie.
Sarà una cabina di regia pubblico–sociale, in grado di leggere i fenomeni nei territori e nei settori produttivi, sostenere le PMI nell’adozione di soluzioni affidabili e valorizzare la contrattazione come leva per una buona organizzazione del lavoro.
Nel corso dell’incontro CNA ha evidenziato come “l’evoluzione portata avanti dall’intelligenza artificiale rappresenta un passaggio epocale che richiede strumenti nuovi e politiche mirate. Bene, dunque, il coinvolgimento ampio delle parti sociali, in una logica di condivisione che sappia atterrare e fare sintesi in proposte attente al mondo produttivo, all’etica del lavoro e alla sicurezza di imprenditori e lavoratori”.
La Confederazione ha accolto con favore “l’annunciata creazione di uno specifico comitato che misuri gli impatti dell’AI sulle piccole imprese e sull’autoimprenditorialità. CNA è pronta a supportare il Ministero e gli organi competenti, mettendo a disposizione il proprio Osservatorio sull’Intelligenza Artificiale, che ha appena coinvolto oltre 2.500 imprese italiane e può offrire un contributo concreto per comprendere meglio il fenomeno e costruire politiche capaci di colmare l’AI divide, che si rivela una delle principali sfide per il tessuto produttivo nazionale”.
La CNA ha confermato la propria disponibilità al confronto e al dialogo costante con il Ministero, offrendo piena collaborazione alla realizzazione dell’Osservatorio e mettendo a disposizione dati, esperienze e competenze maturate attraverso il lavoro quotidiano con le imprese.
“Governare l’intelligenza artificiale significa accompagnare il cambiamento con responsabilità, coinvolgendo chi produce, chi lavora e chi forma le competenze del futuro”.

