Bruxelles, 1 ottobre 2025 – CNA Costruzioni ha partecipato con una propria delegazione alle celebrazioni del 35° anniversario della European Builders Confederation (EBC), svoltesi presso il Comitato Economico e Sociale Europeo. L’evento è stato l’occasione per presentare lo studio di Climact “Le micro imprese edili dell’UE: verso gli obiettivi climatici 2040”, che mette in evidenza il ruolo cruciale delle microimprese nella transizione energetica e ambientale del settore costruzioni.
Lo studio sottolinea come le micro imprese rappresentino il 94% delle aziende del comparto edile europeo e impieghino quasi la metà della forza lavoro, pur generando solo il 31% del valore aggiunto. Dati che evidenziano un potenziale ancora inespresso, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici e per la qualità del patrimonio edilizio europeo.
Con oltre il 75% degli edifici dell’UE ancora inefficiente dal punto di vista energetico, è necessario triplicare l’attuale tasso di ristrutturazioni, passando dall’1% al 3–4% annuo, pari a circa 23.000 abitazioni al giorno. Per riuscirci, le micro imprese dovranno essere messe nelle condizioni di contribuire pienamente, grazie a politiche prevedibili, finanziamenti accessibili, percorsi di formazione dedicati e strumenti di mercato inclusivi.
«Il ruolo centrale delle micro imprese edili nella ristrutturazione energetica europea è innegabile. Estendendo questa osservazione anche alle sfide dell’edilizia sostenibile e accessibile, gli strumenti europei potrebbero offrire un reale sostegno ai comuni e alle piccole imprese locali» ha dichiarato l’eurodeputata Isabelle le Callennec (PPE, Francia).
Riccardo Roccati, neo presidente di CNA Costruzioni, ha commentato:
«La nostra presenza a Bruxelles conferma l’impegno di CNA Costruzioni nel rappresentare con forza le micro e piccole imprese italiane del settore edile. La transizione ecologica non può prescindere dal contributo delle nostre imprese, che con competenze, flessibilità e radicamento sul territorio sono pronte a fare la loro parte. Occorre però che l’Europa metta queste realtà nelle condizioni di operare, con politiche chiare, accesso al credito, formazione mirata e strumenti semplici da utilizzare. Solo così potremo trasformare gli obiettivi climatici in opportunità concrete di lavoro e sviluppo per le comunità locali».
La presenza della delegazione di CNA Costruzioni ha ribadito quindi l’impegno dell’associazione a rappresentare le istanze delle micro e piccole imprese italiane, confermando il ruolo centrale dell’artigianato e delle PMI nell’edilizia europea.


